I dati che indicano che il riscaldamento globale è reale e provocato dalle attività umane provengono da campi diversi – dalla meteorologia all’oceanografia fino alla palinologia – ma puntano a un unico modello coerente, mentre gli scettici, appena il 3 per cento dei climatologi, si rifanno a singoli dati “anomali” e puntano a spiegazioni differenti e incoerenti fra lorodi Michael Shermer
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