Inefficacia della strategia europea sulle rinnovabili nel contenimento globale della CO2

30 Settembre 2015

Il consumo mondiale di energia nel 2014 è stato di 12.928,4 milioni di tonnellate di petrolio equivalente (TOE), cosi suddiviso tra le diverse fonti di energia primaria:

– petrolio             32,57%

-carbone             30,03%

-gas naturale     23,71%

-nucleare            4,44%

-rinnovabili        9,25%

 

Si riportano di seguito i dati di consumo da energie rinnovabili totali e suddivisi tra idroelettrico ed altre innovabili per il Mondo, l’Unione Europea (che consuma il 12,46% del totale delle fonti di energia primaria) e l’Italia (che consuma l’1,15% del totale delle fonti di energia primaria).

Le percentuali di seguito riportate sono riferite al totale delle fonti di energia primaria consumate rispettivamente nel Mondo, nell’Unione Europea ed in Italia (fatto uguale a 100):

Mondo

-Totale rinnovabili          9,25%

-Idroelettrico                   6,80%

-Altre Rinnovabili           2,45%

Unione Europea

-Totale Rinnovabili         12,6%

-Idroelettrico                    5,2%

-Altre Rinnovabili            7,4%

Italia

-Totale Rinnovabili          18,6%

-Idroelettrico                    8,7%

-Altre Rinnovabili           9,9%
La elevata incidenza percentuale delle Altre Rinnovabili raggiunta in  Europa ed in Italia è stata raggiunta, come ben noto, attraverso una  forte incentivazione pubblica scaricata sui consumatori con aumento  dei costi per gli utenti domestici e perdita di competitività dei  prodotti europei sul mercato mondiale.
La costosa strategia dell’Unione Europea, in assenza di un accordo globale vincolante sul clima (che augurabilmente potrebbe essere  raggiunto nel prossimo summit di Parigi) ha partorito peraltro un topolino; infatti il delta del più 3,35% dell’Unione Europea rispetto alla media mondiale si è tradotto in una riduzione delle emissioni di  CO2 tra lo 0,4 e lo 0,5% del totale (ipotizzando un fattore medio di emissione di CO2 da fonti non rinnovabili per l’Unione Europea similare a quello medio mondiale).

Billi Bernardino

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