Questo articolo, apparso recentemente su “Industria Energia” esamina i fattori che stanno dietro l’inarrestabile discesa del prezzo del petrolio, per concludere che questa volta non si tratta del tradizionale andamento ciclico del suo mercato, ma di una crisi irreversibile, che lo porterà ad essere sostituito dal gas naturale, così come a sua volta ha sostituito il carbone. Un destino ineluttabile, che, secondo Gavagnin, non potrà essere contrastato neppure dai prezzi bassi, peraltro ormai necessariamente contenuti entro il tetto massimo oltre il quale torna ad essere economicamente conveniente lo shale oil americano. Si tratterà dunque di gestire questa transizione, ad evitare che avvenga nel panico dei mercati e causi fallimenti a catena.
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