di Gian Cosimo Grazzini
Il titolo di questo libro potrebbe far pensare a un’utopia, non che non ci sia bisogno anche dell’utopia per affrontare il futuro, ma è un libro dal contenuto pragmatico. Gallegati, che è professore di Economia presso l’Università di Ancona, nell’incipit di questo volume di 110 pagine sostiene che “La teoria economica dominante non ha certo provocato la crisi. Ma non ha nemmeno fatto nulla per tirarcene fuori”. L’autore connota l’attuale crisi al tempo stesso economica ecologica e della teoria economica. Richiama un concetto, che nessuno può negare ma che sembra fatichi molto ad affermarsi, che è quello che un modello basato su una crescita infinita si scontrerà prima o poi con la finitezza delle risorse di un Pianeta “finito”. E qui si evidenzia bene il collegamento tra economia ed ecologia, ma gran parte del pamphlet è dedicato alla critica del modello economico dominante (il New Keynesian DSGE – Dynamic Stochastic General Equilibrium Model) che presuppone un comportamento uniforme in tutti gli agenti economici (persone, banche, imprese ecc.) che viene paragonato al sistema Tolemaico che cercava di conciliare le sue errate previsioni del moto dei pianeti con l’introduzione degli epicicli. In pratica ci si basa ancora sulla teoria di Adam Smith della mano invisibile che da sola aggiusta tutto. L’autore smentisce recisamente la vulgata che non esista alternativa al paradigma mainstream e descrive i nuovi modelli ad agenti eterogenei interagenti (ABM) che paragona, rimanendo nella similitudine astronomica, a qualcosa che non è ancora il sistema Copernicano ma che costituisce la premessa per uscire dall’errato sistema Tolemaico. Nel libro ci sono anche molte proposte legate all’attualità economica italiana, europea e mondiale. Molte pagine sono di facile comprensione anche per un profano di economia come me, altre di più difficile “digeribilità” richiederebbero una preparazione un gradino più su. Insomma nel complesso un libro che tocca i temi fondativi della nostra Associazione e li tratta in modo anticonformista e interessante.
3 Comments