Con-vivere, Festival, Carrara 11, 12 e 13 Settembre

15 Settembre 2015

In occasione del Festival con-vivere, domenica scorsa sono stato a Carrara ed ho assistito a tre interventi.

Il primo a cura di  Telmo Pievani era intitolato “Storia di una specie invasiva e del pianeta che la ospita. E’ stato un intervento interessante e appassionato. Si è parlato delle 5 grandi estinzioni che si sono verificate nella storia della terra. Esse sono state causate da eventi catastrofici che hanno comportato in tempi relativamente brevi (anche alcune migliaia di anni) la scomparsa di un grande numero delle specie vegetali e animali e la comparsa di nuove specie. Gli studiosi hanno osservato che la comparsa dell’homo sapiens sulla terra, che data circa 100000 anni, e la civilizzazione del pianeta stanno comportando l’estinzione di un gran numero di specie (defaunazione), effetto paragonabile ad un evento catastrofico quale quello dell’impatto di un asteroide che avrebbe decretato l’estinzione dei grossi dinosauri.

http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2015/06/24/news/sopravviveremo_alla_sesta_estinzione_di_massa_-2667892/

L’estinzione è dovuta ad una sola specie ed è molto veloce. L’uomo è una specie che non si adatta agli ecosistemi ma li modifica. Tutti i cicli naturali sono a rischio anche il sistema immunitario della specie umana è in crisi. Le cause di questo sono legate all’invasività della nostra specie tramite l’aumento della popolazione, l’inquinamento, lo sfruttamento del territorio per caccia e pesca, la diffusione di specie nocive su tutta la terra. La nostra specie ha portato all’estinzione delle altre specie di homo sapiens con le quali all’inizio della sua storia ha convissuto. https://www.youtube.com/watch?v=JoalgdRPLwA

Il secondo intervento al quale ho assistito è stato quello di Luca Lombroso, metereologo intitolato: Apocalypse now?

Nella meteorologia ci sono al momento due correnti di pensiero, una che tende a dire che si stanno verificando dei fenomeni estremi che sono legati all’effetto serra e più in generali all’attività antropica, l’altra che non ritiene che questi fenomeni possano essere considerati estremi perché si sono verificati anche in epoche antecedenti. Esiste poi una schiera di opinionisti che nega che il riscaldamento globale sia dovuto all’attività umana.

L’intervento di Lombroso è stato orientato alla corrente di pensiero catastrofista.  Il suo intervento non mi è piaciuto molto perché dietro i suoi ragionamenti ad effetto sembrava volesse promuovere un prodotto. La sua presentazione era fatta da pochi dati ma da molte immagini ad effetto.  

Per saperne di più sulle sue teorie:

https://lucalombroso.wordpress.com/

Il terzo intervento quello di Remo Bodei  era  intitolato Natura e artificio. Tecnica e Innovazione.

Il filosofo ha illustrato quali e quante invenzioni del passato hanno comportato il superamento dei limiti allo sviluppo che sembravano fino a quel momento invalicabili. Alla fine sembrava insita nel suo ragionamento la conclusione che (secondo Bodei) la specie umana troverà una invenzione che risolverà il conflitto tra specie umana e ambiente.

Il suo intervento non è stato a parer mio molto convincente perché, a parte alcune inesattezze che indicavano ad esempio in 6000 i prodotti derivati dal petrolio,  questa idea di un cammino perennemente in avanti della nostra specie contrasta con alcune osservazioni che erano quelle evidenziate ad esempio da Pievani. Immaginare il futuro e “Immaginare altre vite” come titolava nel suo libro uscito nel 2014 non può prescindere dall’analisi del presente e dal prendere posizione su quali modelli di società (utopie) possano affrontare la contraddizione quanto mai attuale fra uomo e natura.

https://www.youtube.com/watch?v=RyhoL2XKbSo

57 Comments

Lascia un commento